Questa era la frase proiettata sugli schermi e sul palco dell’ottavo padiglione della fiera di Verona che ha ospitato circa 3600 adolescenti e giovani.

XCHÈ NO? COSA TI MANCA PER ESSERE FELICE?

P1130611aQuesto meeting invernale ideato da Casa Serena e i volontari del CPG (organizzato, a dir poco, perfettamente) è stato speciale. Eh si, non solo per la partecipazione della straordinaria ballerina e pittrice, Simona Atzori, ma anche perché ha coinvolto piazza Bra e in generale la nostra città!
Andiamo, però, con ordine…. il nostro gruppo contava 4 ado, ammettiamo pure che era un po’ scarso… ma son state significative le partecipazioni di Cerro e Bosco, che contavano più o meno una decina di persone a gruppo, e quella di Rosaro, circa una ventina. Dopo l’accoglienza con balli e saluti alle parrocchie siamo entrati nello spirito puro del meeting con la provocazione, lo spettacolo e la testimonianza di Simmy (questo è il soprannome di Simona) che attraverso il suo spettacolo ha raccontato tutta la sua vita e quella della sua famiglia. Da quando i suoi genitori scoprono che lei nascerà senza braccia, a quando comincerà a usare i piedi come mani per scrivere e dipingere, da quando comincerà a crescere con la sorella a quando quest’ ultima andrà in Canada a vivere con suo marito, da quando si fidanzerà fino alla morte del padre che la porterà a decidere di fare un viaggio in Africa non si è mai nascosta e ha sempre fatto ciò che ama.

Le sue parole sono state molto forti, lanciavano messaggi sulla Speranza, il coraggio di andare avanti, di credere nei propri sogni e difendere la vita sempre e comunque.

“Ho cercato di trovare delle motivazioni dentro di me per trovare la forza di andare avanti! Mai avere paura!” questo l’annuncio di vita che Simona ha gridato ai microfoni di Telepace (che hanno trasmesso tutto il meeting in diretta).

La partecipazione a questa testimonianza è stata importane anche per noi ado che grazie a facebook, twitter o un sms potevamo dire la nostra, fare domande e complimentarci.
“Non ce l’hai detto, ma da qui in fondo si vedono… TU HAI DUE ALI NASCOSTE!” questo è stato uno dei tweet più forti lasciati da una parrocchia partecipante.

Altrettanto intensa è stata anche la S. Messa celebrate dal vescovo Mons. Zenti che ha voluto ricordare i valori cristiani ma anche laici, in particolar modo il valore della famiglia e del matrimonio.
P1130668aDopo balli, canti e festa siamo andati a piedi, in circa 3100, dalla fiera fino in Piazza Bra per lanciare il nostro grido di Vita anche all’intera città. Durante il corteo sono stati lasciati ai passanti numerosi foglietti con scritte frasi sulla vita, e una

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volta arrivati in Bra noi ado abbiamo cominciato a ballare e a fare un “Frozen Mob” (dall’inglese congelato, immobile) dove i partecipanti ad un segnale o un orario prestabilito si fermano e restano immobili fino al segnale di fine evento.

Il Frozen Mob viene spesso usato durante le manifestazioni per lanciar uno slogan e per colpire l’opinione pubblica. Chi non c’entra o non partecipa, ma si trova per caso nel luogo dell’evento si trova spiazzato perché non si rende conto di ciò che accade fino a che il Frozen Mob “no si scongela”.P1130672a Noi, dopo i balli, lo abbiamo fatto.. ci siamo messi nelle posizioni che per noi rappresentavano la Vita (chi si abbracciava, chi sorrideva, chi rimaneva con braccia e gambe spalancate e così via..) e durante il silenzio e l’immobilità della piazza è stata letta la preghiera di Madre Teresa di Calcutta: INNO ALLA VITA. All’ultima frase “LA VITA è VITA, DIFENDILA” tutti ci siamo scongelati con un urlo liberatorio, simile a un boato. Abbiamo potuto gridare la nostra! In quel momento ci è sembrato di aver fatto sentire la voce di noi giovani a tutta Verona e siamo stati soddisfatti di dimostrare che non siamo giovani ciechi, insensibili, irresponsabili e quant’altro ma siamo giovani che hanno voglia di credere in un futuro più giusto, un futuro dove le speranze, il rispetto alla vita e alla religione non mancano.