Corbiolo e la sua storia

Corbiolo è un piccolo ma vivace paese della montagna veronese, nella Lessinia centrale. E’ una frazione del comune di Bosco Chiesanuova.

Si trova tra prati e boschi a 850 m sul mare in una bella posizione panoramica: da Corbiolo lo sguardo spazia a nord verso Bosco Chiesanuova e verso le cime più altre dei Lessini fino al Monte Carega; a sud si vede la città di Verona e la Pianura Padana fino agli Appennini; ad ovest si può scorgere il Lago di Garda e la catena del Monte Baldo.

Corbiolo si trova a soli 27 km da Verona per cui può essere raggiunto in meno di mezzora d’auto.

L’uscita autostradale consigliata è Verona-Est (sulla A4); seguire poi le indicazioni  per “Bosco Chiesanuova –  Lessinia”. Corbiolo si trova sulla sinistra rispetto alla Strada Provinciale principale, dopo il paese di Cerro Veronese, in direzione Bosco Chiesanuova.

Storia

I primi documenti che parlano di Corbiolo, citati dallo storico veronese Carlo Cipolla, risalgono all’inizio del XIII secolo, e trattano di investiture concesse dai canonici di Verona di terreni situati nella zona di “Corubiolo”. Un documento del 1219 testimonia la presenza di abitanti nella zona prima dell’ immigrazione dei bavaro-tirolesi, comunemente conosciuti con il nome di “Cimbri”. Nel 1612 don Cristiano Carpine, parroco di Chiesa Nuova, cita anche “Corobioli” con 61 abitanti, mentre la zona della frazione attuale ne contava complessivamente 184.

Le vicende storiche di Corbiolo sono quelle dell’antica Ecclesia Nova e quelle dell’attuale Bosco Chiesanuova, il principale centro della Lessinia. Solamente negli anni 1942-43, con la costruzione della chiesa parrocchiale, Corbiolo passa da contrada a frazione del Comune di Bosco Chiesanuova.

Arte

L’arte della zona è un’arte povera, semplice e, generalmente, di soggetto religioso. Infatti in molte contrade si possono vedere capitelli che testimoniano la religiosità delle popolazioni. Pochi sono invece gli affreschi: tra questi, in contrada Costa, una tipica nicchia affrescata, simbolo dell’arte popolare locale, è dedicata a S. Antonio Abate, volgarmente denominato Œdel mas-céto, santo protettore degli animali.

 

Com’era…                                                     …e com’è!

Economia

Le principali attività sono di carattere prevalentemente artigianale, legate in gran parte al settore edile, come muratori, falegnami, fabbri, imbianchini, con qualche azienda specializzata in settori particolari come la produzione di porte o di mobili rustici, carpenteria metallica, produzione di dolciumi o del settore edilizio. L’agricoltura e l’allevamento di bovini impiegano un numero sempre più esiguo di addetti. Parte dell’economia della zona si fonda sul turismo.